Fibromialgia

La fibromialgia è una sindrome abbastanza frequente (interessa circa il 2% della popolazione), caratterizzata da dolore diffuso, associato a stanchezza cronica, disturbi del sonno e ad una serie di altri sintomi molto variabili. Il dolore è quindi un’importante componente della fibromialgia, ma non è certamente l’unica.

Siccome non esiste un’analisi o un indagine che permetta la diagnosi certa, la fibromialgia viene diagnosticata clinicamente, cioè con una visita medica. Come puoi immaginare, ciò significa che due medici diversi possono arrivare a conclusioni diverse, a seconda delle loro conoscenze, capacità ed esperienza.

Come in molte altre condizioni, esistono forme molto gravi ed invalidanti di fibromialgia ed altre molto più lievi. E’ anche frequente assistere ad una fluttuazione dei sintomi, con periodi di sollievo ed altri di aggravamento.

La percezione del dolore a livello del sistema nervoso centrale risulta amplificata nella fibromialgia, stimoli che causerebbero un dolore leggero portano invece a dolore severo e stimoli innocui, come addirittura lo sfioramento della pelle, possono invece diventare dolorosi. Ciò porta le persone che osservano un fibromialgico a considerarlo “esagerato” nelle proprie reazioni, aggravando la sua sensazione di solitudine e di incomprensione.

Con il dolore si ritrova un insieme di numerosi sintomi e segni: quelli tipici sono la stanchezza ed i disturbi del sonno, ma spesso si associano anche disturbi dell’umore come tendenza all’ansia e alla depressione, disturbi cognitivi come difficoltà a concentrarsi o ad organizzare il pensiero ed inoltre si registra una grande frequenza di altre condizioni, come l’intestino irritabile, l’emicrania, le cistiti, le prostatiti o le vulvodinie…

Non esiste una singola medicina o un singolo trattamento risolutivo. È importante riconoscere precocemente la fibromialgia ed iniziare presto i trattamenti, iniziando con quelli non farmacologici (noi – tra l’altro – utilizziamo anche la Scrambler Therapy, su alcuni tipi di dolore nella fibromialgia) ed associare i farmaci in seconda battuta, tenere presente nel trattamento ogni possibile dimensione che si sia dimostrata utile (farmacologica, fisioterapica, psicologica). Nella mia esperienza molti pazienti utilizzano diverse strategie ma molto raramente qualche medico prende in mano la gestione globale degli interventi e questo spesso finisce per vanificare gli sforzi. E’ importante invece formulare un piano di trattamento specifico per ogni paziente, e poi seguirne costantemente gli sviluppi, perché nella fibromialgia è ancora più vero che ogni paziente è diverso da un altro!

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