Mal di schiena (Low Back Pain), Radicolopatie cervicali (Cervicobrachialgie) e Lombosacrali (Lombosciatalgie)

Mal di Schiena

Mal di schiena (Low Back Pain), Radicolopatie cervicali (Cervicobrachialgie) e Lombosacrali (Lombosciatalgie)

Moltissime persone soffrono di mal di schiena al collo o nella zona lombosacrale. I più fortunati hanno qualche episodio acuto ogni tanto, ma nel frattempo fanno una vita del tutto normale. Altri purtroppo sono affetti anche da un dolore continuo, che non dà tregua mai, nemmeno di notte…

Si tratta di una patologia molto frequente e proprio per questo tendiamo a liquidarla come un malanno fastidioso, ma di poca importanza. Attenzione però, alcune malattie molto gravi possono esordire come un semplice mal di schiena e poi rivelarsi nella loro terribile realtà. Vanno escluse subito, in caso di inizio sintomi, in modo da non trascurare un allarme fondamentale. LE BANDIERE ROSSE )

Il mal di schiena può dipendere dai muscoli, o dai legamenti, o dalle strutture osteotendinee della colonna vertebrale, oppure dai dischi intervertebrali o dai nervi… In genere se il dolore interessa il nervo le caratteristiche del dolore sono particolari (dolore neuropatico) e richiedono anche un approccio terapeutico diverso.

In caso di mal di schiena o mal di collo è quindi molto importante che il medico identifichi subito se la radice nervosa è interessata o meno: se ci sia o meno radicolopatia.

La radicolopatia è un particolare dolore che origina nella colonna vertebrale. Si chiama così perché interessa le radici nervose dei nervi che emergono dal midollo spinale per raggiungere la periferia di tutto il corpo.

Due vertebre adiacenti creano tra di loro un passaggio per le radici nervose, in modo che possano uscire da quella zona protetta che è il canale vertebrale: il passaggio si chiama forame intervertebrale. Si tratta di un passaggio stretto, che può ulteriormente ridursi per diversi motivi, per esempio l’artrosi o l’ipertrofia di alcuni legamenti, oppure perché occupato dalla presenza di rigonfiamenti del disco intervertebrale (ernie o protrusioni). Il restringimento del canale intervertebrale può causare la compressione della radice nervosa che lo attraversa e questo a sua volta causare dolore, ma anche problemi alla sensibilità, oppure al movimento, ciò perché nel fascio nervoso sono raccolte fibre che portano stimoli sensitivi, dolorosi e motori. Sia il dolore, sia i deficit sensitivi e motori, interessano la specifica area del corpo raggiunta dalla radice nervosa compressa, un caso molto noto è quella delle radici lombosacrali che causano problemi lungo il decorso del nervo sciatico. Naturalmente la stessa problematica può verificarsi anche a livello cervicale, in questo caso a soffrire sono le braccia e le mani.

Può anche accadere che la radice nervosa sia irritata e quindi si infiammi con conseguente edema (gonfiore), aumentando così di dimensioni, l’effetto è lo stesso di un restringimento del diametro del canale: il nervo è troppo grande per il passaggio in cui è costretto e quindi ne resta compresso.

Le ernie e le protrusioni dei dischi vertebrali cervicali e lombari possono essere frequentemente una causa di restringimento del canale intervertebrale e di compressione radicolare, causando spesso dolore di tipo neuropatico irradiato agli arti.
Il dolore può essere lancinante, oppure bruciante o somigliare ad una morsa, continuo o a crisi improvvise, con sensazioni di scossa elettrica, o di spilli o formicolii. Talvolta diminuisce considerevolmente la sensibilità al tatto o alla temperatura. Alcuni di questi sintomi sono immediatamente riconosciuti dal paziente, ma altri vengono messi in luce da un’accurata visita del medico.

I dischi intervertebrali sono come dei cuscinetti elastici che fungono da ammortizzatori tra una vertebra e l’altra. Sono formati da un nucleo polposo e da un anello fibroso che lo circonda. Andando avanti con l’età tendono a perdere efficienza e l’anello fibroso può produrre dei rigonfiamenti pur rimanendo intatto (protrusioni), oppure si può interrompere e il nucleo polposo può fuoriuscire (ernia). In entrambi i casi la radice nervosa ne può risultare compressa e ciò causa una radicolopatia. I sintomi di una protrusione e di un’ernia possono essere indistinguibili fra loro.

Mal di schiena (Low Back Pain), radicolopatie cervicali (cervicobrachialgie) e lombosacrali (lombosciatalgie)

Moltissime persone soffrono di mal di schiena al collo o nella zona lombosacrale. I più fortunati hanno qualche episodio acuto ogni tanto, ma nel frattempo fanno una vita del tutto normale. Altri purtroppo sono affetti anche da un dolore continuo, che non dà tregua mai, nemmeno di notte…

Si tratta di una patologia molto frequente e proprio per questo tendiamo a liquidarla come un malanno fastidioso, ma di poca importanza. Attenzione però, alcune malattie molto gravi possono esordire come un semplice mal di schiena e poi rivelarsi nella loro terribile realtà. Vanno escluse subito, in caso di inizio sintomi, in modo da non trascurare un allarme fondamentale. LE BANDIERE ROSSE )

Il mal di schiena può dipendere dai muscoli, o dai legamenti, o dalle strutture osteotendinee della colonna vertebrale, oppure dai dischi intervertebrali o dai nervi… In genere se il dolore interessa il nervo le caratteristiche del dolore sono particolari (dolore neuropatico) e richiedono anche un approccio terapeutico diverso.

In caso di mal di schiena o mal di collo è quindi molto importante che il medico identifichi subito se la radice nervosa è interessata o meno: se ci sia o meno radicolopatia.

La radicolopatia è un particolare dolore che origina nella colonna vertebrale. Si chiama così perché interessa le radici nervose dei nervi che emergono dal midollo spinale per raggiungere la periferia di tutto il corpo.

Due vertebre adiacenti creano tra di loro un passaggio per le radici nervose, in modo che possano uscire da quella zona protetta che è il canale vertebrale: il passaggio si chiama forame intervertebrale. Si tratta di un passaggio stretto, che può ulteriormente ridursi per diversi motivi, per esempio l’artrosi o l’ipertrofia di alcuni legamenti, oppure perché occupato dalla presenza di rigonfiamenti del disco intervertebrale (ernie o protrusioni). Il restringimento del canale intervertebrale può causare la compressione della radice nervosa che lo attraversa e questo a sua volta causare dolore, ma anche problemi alla sensibilità, oppure al movimento, ciò perché nel fascio nervoso sono raccolte fibre che portano stimoli sensitivi, dolorosi e motori. Sia il dolore, sia i deficit sensitivi e motori, interessano la specifica area del corpo raggiunta dalla radice nervosa compressa, un caso molto noto è quella delle radici lombosacrali che causano problemi lungo il decorso del nervo sciatico. Naturalmente la stessa problematica può verificarsi anche a livello cervicale, in questo caso a soffrire sono le braccia e le mani.

Può anche accadere che la radice nervosa sia irritata e quindi si infiammi con conseguente edema (gonfiore), aumentando così di dimensioni, l’effetto è lo stesso di un restringimento del diametro del canale: il nervo è troppo grande per il passaggio in cui è costretto e quindi ne resta compresso.

Le ernie e le protrusioni dei dischi vertebrali cervicali e lombari possono essere frequentemente una causa di restringimento del canale intervertebrale e di compressione radicolare, causando spesso dolore di tipo neuropatico irradiato agli arti.
Il dolore può essere lancinante, oppure bruciante o somigliare ad una morsa, continuo o a crisi improvvise, con sensazioni di scossa elettrica, o di spilli o formicolii. Talvolta diminuisce considerevolmente la sensibilità al tatto o alla temperatura. Alcuni di questi sintomi sono immediatamente riconosciuti dal paziente, ma altri vengono messi in luce da un’accurata visita del medico.

I dischi intervertebrali sono come dei cuscinetti elastici che fungono da ammortizzatori tra una vertebra e l’altra. Sono formati da un nucleo polposo e da un anello fibroso che lo circonda. Andando avanti con l’età tendono a perdere efficienza e l’anello fibroso può produrre dei rigonfiamenti pur rimanendo intatto (protrusioni), oppure si può interrompere e il nucleo polposo può fuoriuscire (ernia). In entrambi i casi la radice nervosa ne può risultare compressa e ciò causa una radicolopatia. I sintomi di una protrusione e di un’ernia possono essere indistinguibili fra loro.

mal di schiena

VUOI PRENOTARE LA TUA VISITA?

In passato era molto frequente la scelta di intervenire chirurgicamente sulle ernie discali. Oggi si tende ad evitare gli interventi invasivi, se non in casi selezionati.

E’ anche importante differenziare gli episodi acuti, caratterizzati dal predominare dell’infiammazione con sintomatologia molto eclatante (chi non ha mai avuto o visto il famoso “colpo della strega”?), dal dolore cronico, più sordo e meno “spettacolare” ma certamente logorante e spesso invalidante. Un medico con esperienza in questo campo potrà consigliare il trattamento o meglio i trattamenti da effettuare. Questo perché oggi si tende sempre di più ad affrontare queste condizioni da più angolazioni diverse, associando metodiche diverse in contemporanea: è fondamentale la possibilità di associare tecniche fisioterapiche, anche strumentali come la Scrambler Therapy, terapie farmacologiche mirate, modificazioni dello stile di vita, azioni volte al benessere psicologico e strategie di copying.

Il problema è che spesso i singoli professionisti agiscono in maniera indipendente fra loro e senza una strategia coordinata, ciò spesso si traduce in una grande dispersione di energie, tempo e, purtroppo anche di denaro.

Noi cerchiamo di garantire proprio una strategia ed un coordinamento degli interventi in modo da ottenere il massimo del beneficio.

LE RED FLAGS (Bandiere rosse) del mal di schiena

ATTENZIONE! In caso della presenza di uno di questi segnali, contemporaneamente a dolore spinale, rivolgersi al medico che deve fare molta attenzione nel valutare la situazione

Rischio frattura
  • Trauma maggiore
  • Trauma minore ma età avanzata o osteoporosi nota o terapia cortisonica prolungata
Rischio neoplasia o infezione
  • Primo episodio sotto 22 anni o sopra i 55
  • Storia di neoplasia
  • Sintomi generali (febbre, brivido, perdita di peso recente)
  • Recente infezione batterica
  • Tossicodipendenza con sostanze iniettabili
  • Immunosoppressione
  • Dolore che peggiora di notte o in posizione supina
Rischio grave problema neurologico
  • Severa o progressiva debolezza o alterazione sensitiva
  • Disfunzione vescicale
  • Deficit neurologico (es. alle gambe o al perineo in caso di Low Back Pain)